Tennis: Jannik Sinner entra nella storia del tennis italiano!

Jannik Sinner è il miglior tennista italiano degli ultimi tre anni. Il 22enne Altoatesino, dopo la grandiosa vittoria in semifinale nell’ATP 500 di Pechino, ha raggiunto uno storico traguardo. Siete curiosi di scoprire di che cosa si tratta? Andiamo a vederlo nel dettaglio!

Sinner
Sinner (Livephotosport)

Una sfida mostruosa ma sempre spettacolare!

Dopo la vittoria sofferta in tre set contro il tennista bulgaro Grigor Dimitrov (6-4 3-6 6-2), il tennista tifosissimo del Milan è approdato in semifinale e ad aspettarlo c’era Carlos Alcaraz, considerato da tutti il predestinato del tennis mondiale e l’erede di Novak DjokovicCarlos e Jannik sono amici, si allenano molte volte insieme, ma come in tutti gli sport, c’è una grandissima rivalità. Infatti loro due insieme al tennista danese Holger Rune, vengono considerate le stelle del tennis futuro, anche se in realtà lo sono già.

La partita di ieri all’inizio poteva sembrare abbastanza chiusa, poiché nell’ultimo periodo, il tennista spagnolo, ex numero uno e attuale numero due al mondo dietro a Novak Diokovic, sembrava essere molto più in condizione rispetto a Sinner. Jannik arrivava a questa partita dopo aver avuto un malessere (sembra essere stato un mal di pancia) durante i quarti di Finale contro Dimitrov e i pronostici non erano dalla sua parte.

I match tra Carlitos e Jannik sono sempre stati lunghi e spettacolari. Quest’anno si erano già affrontati 2 volte, una in semifinale nel Master 1000 di Indian Wells, dove vinse Alcaraz in due set (7-6 6-3), e l’altra una settimana dopo sempre in Semifinale, nel Master 1000 di Miami, vinta invece dal tennista italiano in tre set (6-7 6-4 6-2).

Il primo set di ieri è stato duro ed è costato molto a tutti e due in termini fisici e mentali. Un parziale dall’andamento strano, con lo spagnolo che in due occasioni ha tenato la fuga strappando il servizio all’italiano che, a sua volta, in altrettante situazioni è riuscito a ricucire lo strappo riportandosi in parità. Un equilibrio sorprendente per come si stava delineando la partita. Alcaraz ha dato l’impressione di poter controllare il gioco con un servizio più efficace e con la possibilità di allungare gli scambi a suo piacimento, rendendo vano il pressing dell’avversario.

Sinner, però, non si è mai scomposto e pur con qualche incertezza è riuscito a giocarsi il set al tie-break. Vincerlo, per le energie spese, era fondamentale e così è stato, con il tennista di San Candido bravo a scappar via e a resistere al tentativo di rimonta dello spagnolo. Il tie-break si è concluso 7 punti a 4 per il tennista italiano.

Nel secondo set, invece non c’è stata storia, con Jannik che ha subito strappato il servizio a Carlos, e poi si è involato verso la vittoria, portando a casa il secondo set con un perentorio 6-1, nonostante un servizio carente, punto ancora da migliorare per il tennista di San Candido. Sinner ha vinto la partita grazie alla potenza e fluidità dei colpi che hanno indirizzato la partita in modo persino troppo netto.

Un traguardo storico con all’orizzonte Torino

Grazie alla vittoria di ieri contro Alcaraz, da lunedì, Jannik Sinner sarà ufficialmente numero 4 al mondo. Questo è un grandissimo traguardo per il tennista tifoso del Milan, poiché al maschile, solo il grandissimo Adriano Panatta riuscì ad essere il numero 4 nella classifica mondiale. Il record di Panatta è durato per 47 anni, dal lontano 1976 e Jannik ha ancora la possibilità di migliorare la sua classifica negli ultimi tornei di questa stagione. Il 24 agosto del 1976, Panatta divenne numero 4 del mondo senza giocare. La classifica vedeva al primo posto Jimmi Connors (tennista americano), al secondo Björn Borg (grandissimo tennista svedese) e al terzo posto Guillermo Vilas (tennista argentino).

In Italia, solo un tennista è riuscito ad entrare nei primi tre al mondo: Nicola Pietrangeli. L’ex tennista azzurro è stato numero 3 al mondo sia nel 1959 che nel 1960, secondo la classifica relativa ai tennisti non professionisti allora redatta ogni fine anno da Lance Tingay, giornalista inglese del The Dayly Telegraph (tabloid inglese). Il record di Sinner però è unico, poiché la classifica ai tempi di Pietrangeli veniva stilata in modo differente, poiché non erano computerizzate. Sinner sarà numero 4 al mondo dietro Novak Diokovic (numero 1 al mondo), Carlos Alcaraz (munero 2) e Danil Medvedeev (numero 3).

Jannik però sta per raggiungere un altro obiettivo. Ogni anno, i primi 8 tennisti al mondo nella classifica annuale, chiamata Race, disputano le Atp Finals, il torneo finale più prestigioso al mondo, che quest’anno si svolgeranno a Torino. Sinner è al quarto posto con 4665 punti davanti al tennista russo Andrey Rublev (3685 punti), al tennista greco Stefanos Tsistipas (3580), al tedesco Alexander Zverev (3450) e al tennista danese Holger Rune, ultimo qualificato con 3110 punti. DiokovicAlcaraz e Medvedeev sono già sicuro del posto. Per qualificarsi alle finale, servono al momento 4895 punti e a Jannik ne bastano solo 230. Per lui potrebbe essere la seconda esperienza a Torino, dopo la prima partecipazione nel 2021, quando sostituì il suo amico e collega Matteo Berrettini, infortunatosi nel match contro ZverevJannik era arrivato nono nella Race ed essendo prima riserva, poteva prendere il posto di qualsiasi giocatore, se tale giocatore si fosse infortunato o avuto vari problemi.

Oggi la finale per sfatare un tabù!

Quest’oggi alle 13 e 30 si disputerà la finale dell’ ATP 500 di PechinoSinner affronterà il tennista russo Danil Medvedeev, il quale ha sconfitto in due set, in semifinale Alexander Zverev (6-4 6-3). Il loro sarà il settimo incontro e purtroppo dobbiamo considerare Medvedeev come la bestia nera di Sinner, visto che nei 6 precedenti, ha sempre avuto la meglio il russo. L’ultimo loro incontro è stato quest’anno nella finale di Miami (Master 1000), quando Danil batté Jannik in due set (7-5 6-3). L’avversario è tostissimo e in grandissima forma, ma per diventare numero 1 al mondo nel futuro bisogna riuscire anche a battere MedvedeevSinner ne ha le potenzialità e la capacità.

Non ci resta che assistere la partita per vedere se Jannik riuscirà a portare a casa un altro trofeo e diventare ancora più forte, per diventare un giorno numero uno al mondo. Forza Jannik!

Andrew Pompili