Certe scelte non arrivano per caso. Nascono da un’urgenza, da un bisogno viscerale di ritrovare se stessi. E forse, anche da un pizzico di follia. Gennaro Gattuso è il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale italiana. Lo ha ufficializzato la Federcalcio con la solennità delle grandi occasioni, ma anche con la consapevolezza di chi sa che il tempo dei compromessi è finito.
Un volto noto, un’anima ribelle, un guerriero del pallone. “Ringhio” torna dove tutto era cominciato: nel cuore dell’azzurro, con quella maglia che per lui non è mai stata solo un colore, ma pelle viva, sangue e memoria. L’Italia riparte da qui: da un uomo che ha sempre scelto la via più difficile, e che ora è chiamato a un’impresa che ha il sapore dell’impossibile.
La nazionale italiana in crisi profonda
La situazione è complessa, forse la più complicata degli ultimi decenni. L’Italia rischia seriamente di non andare ai Mondiali per la terza volta consecutiva, e questa volta non ci sono alibi. Dopo l’addio di Luciano Spalletti, lasciato tra mille polemiche e ferite ancora aperte, la Nazionale appare smarrita, senza guida e senza anima.
Nel suo cammino verso Canada, Messico e Stati Uniti, la strada si è fatta in salita. Serviranno sei vittorie su sei e una differenza reti da rimonta storica. Attualmente, i norvegesi volano con un +11, mentre gli azzurri arrancano con un malinconico -1. Eppure, non è solo una questione di numeri. È l’identità ad essere scomparsa. È il progetto tecnico ad essersi disintegrato. È l’amore degli italiani per questa squadra ad essersi assopito.

La scelta Gattuso divide: speranze e dubbi sull’Italia azzurra
Gattuso arriva con il peso di un’eredità difficile e con lo scetticismo di chi teme l’ennesima scommessa. Non ha un palmarès da fuoriclasse in panchina, e il suo percorso – tra Napoli, Milan, Valencia e Marsiglia – è stato più tormentato che trionfale. Eppure, porta con sé qualcosa che nessun curriculum può misurare: la fame, il cuore, il fuoco dentro.
“Gattuso rappresenta l’azzurro, è un simbolo del nostro calcio” ha detto il presidente Gravina. Parole forti, che delineano un’identità netta, forse per la prima volta dopo anni di scelte interlocutorie.

Italia e difesa: Gattuso sceglie Bonucci per la nuova strategia
Chi ha visto Gattuso giocare sa di cosa si parla. Non è mai stato il più elegante, ma ha sempre corso un metro più degli altri. Ha vinto un Mondiale, ha lasciato lacrime e sangue su ogni campo, ha trasformato il sacrificio in valore. Ora dovrà fare lo stesso, ma da bordocampo. E dovrà farlo con una generazione di calciatori troppo spesso in cerca di riferimenti.
Nel suo staff ci sarà anche Leonardo Bonucci, maestro della difesa a tre, ultimo baluardo di una scuola che ha fatto la storia. Un segnale preciso: organizzazione, solidità, mentalità. Ma basterà?

Un calcio da ricostruire
Il problema, però, non è solo la panchina. È tutto il sistema a scricchiolare. Settori giovanili che producono troppo poco, una Serie A sempre più estera, infrastrutture obsolete e un movimento che ha smesso di investire sul futuro. In questo contesto, anche il più carismatico dei tecnici rischia di affondare.
Gattuso lo sa. Ma accetta la sfida. Come ha sempre fatto. Come quando giocava con la mandibola fratturata o si buttava nei contrasti contro avversari più forti di lui. Ora è l’Italia ad avere bisogno del suo spirito.
La rinascita o l’ennesimo naufragio
Il 19 giugno, giorno della presentazione ufficiale, sarà il primo passo. Un passo incerto, forse, ma necessario. Da quel momento, ogni parola peserà come un pallone al 90’. Ogni convocazione sarà letta come una scelta politica. Ogni risultato, un verdetto.
Perché questa volta non ci saranno seconde possibilità. O Gattuso riuscirà a riaccendere la fiamma dell’azzurro, oppure sarà solo un’altra pagina sbiadita di un libro che fatica sempre più a trovare eroi. Il destino della Nazionale è ancora tutto da scrivere. Ma adesso ha un nuovo autore. Uno che non conosce mezze misure. Uno che, quando tutto sembra perduto, ha sempre trovato il modo di rialzarsi.
Secondo voi Gattuso rappresenta la scelta giusta per la Nazionale? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci su Onesportime per ricevere ulteriori aggiornamenti sul mondo del calcio e dello sport!
Foto di copertina presa da QS (Quotidiano Sportivo)
Speriamo che Gattuso riesca nell’ impresa. La paura degli italiani e dell Italia che veramente da squadra temuta sempre e con una grande storia sia ormai sbiadita. Ma tutti speriamo che veramente riesca a dare nuova grinta come è lui alla nostra squadra del cuore