Un’Atalanta strabiliante e una Juventus eroica hanno conquistato l’Europa nella seconda giornata della fase campionato della Champions League. A Gelsenkirchen, l’Atalanta ha dominato lo Shakhtar Donetsk, vincendo con un secco 3-0. A Lipsia, invece, la Juventus ha firmato un’impresa incredibile: in dieci uomini e sotto 2-1, è riuscita a ribaltare il risultato vincendo 3-2. Straordinario Dusan Vlahovic, autore di una doppietta, e decisivo il gol di Conceiçao. Fagioli ha dettato i tempi in mezzo al campo, mentre Thiago Motta ha orchestrato alla perfezione la rimonta. E per non dimenticare, anche il Bologna si è fatto valere contro il Liverpool, colpendo palo e traversa, prima di cedere con onore per 2-0. Una serata che ha visto il calcio italiano trionfare in terra tedesca.
Spettacolo a Gelsenkirchen
Durante la conferenza stampa pre-partita a Leverkusen, Paulo Fonseca aveva spiegato che il Milan non avrebbe mai adottato il pressing uomo su uomo come l’Atalanta, perché la sua filosofia è controllare il gioco. Forse in queste parole c’era un implicito riferimento al gioco “provinciale” della Dea, ma ciò che Gasperini ha mostrato sul campo è stato un calcio di una nobiltà superiore. Il trionfo contro lo Shakhtar Donetsk è stato un vero spettacolo di intensità, tecnica e continuità, con i nerazzurri che hanno schiacciato i loro avversari con una prestazione sontuosa. I gol di Dijmsiti, Lookman e Bellanova sono stati solo la punta dell’iceberg di una squadra che ha dominato la partita dall’inizio alla fine, sfiorando più volte il raddoppio. Questa è l’Atalanta: una squadra che cambia interpreti ma rimane fedele alla sua idea di gioco.
La magia dell’Atalanta in Champions League
Il segreto della Dea sta proprio nella capacità di mantenere alta la qualità del gioco nonostante i cambiamenti nella rosa. Samardzic ha brillato particolarmente, e i terzini Bellanova e Zappacosta hanno continuato a mostrare la stessa sinergia che caratterizza la squadra da anni. Lo Shakhtar, nonostante l’esperienza in Europa e la qualità tecnica brasiliana, è stato completamente annichilito. L’Atalanta, che finora ha faticato in campionato, ha ritrovato il suo miglior calcio in Europa, sentendosi quasi a casa come fosse a Zingonia. Con 4 punti già in classifica e una qualificazione a portata di mano, la Dea si conferma una forza da non sottovalutare.
Un’impresa memorabile a Lipsia
La Juventus, dal canto suo, ha vissuto una serata di grande sofferenza e gloria. A Lipsia, la squadra di Thiago Motta ha scritto una pagina che verrà ricordata a lungo. Nonostante le avversità, gli infortuni di Bremer e Nico Gonzalez, l’espulsione di Di Gregorio e il vantaggio dei padroni di casa, la Juve ha dimostrato una forza mentale straordinaria. Dopo essere passata in svantaggio per 2-1, ha reagito con una sinistro spettacolare di Vlahovic e un gol decisivo di pura classe di Conceiçao. Fagioli, in cabina di regia, ha guidato la squadra con maestria, e Motta ha preso decisioni tattiche coraggiose, come mantenere McKennie in difesa anziché inserire un difensore puro.
La Juventus del futuro
La vittoria a Lipsia non è stata solo una questione di tre punti, ma un segnale forte: questa Juventus sta nascendo e potrebbe segnare un punto di svolta nella stagione. La resilienza e la determinazione viste in Germania sono state il segno di una squadra che si sta ritrovando, con Fagioli in uno dei suoi migliori match in carriera e un Vlahovic mai così determinato. Questo successo ha il potenziale di diventare il simbolo di una nuova fase per i bianconeri, una squadra che ha saputo superare ogni ostacolo con cuore e coraggio. Forse, in futuro, si parlerà di questa notte come della nascita della nuova Juve di Thiago Motta.
Un Bologna combattivo ad Anfield: la sconfitta è solo nel risultato
Il Bologna non è andato ad Anfield per una semplice trasferta di prestigio, ma per tentare seriamente di giocarsela. La partita contro il Liverpool si è conclusa con un 2-0 per i padroni di casa, ma quando Alexis Mac Allister ha segnato l’1-0 all’11’, sembrava che i Reds fossero destinati a dominare completamente. Invece, la squadra di Italiano ha saputo mettere in difficoltà i padroni di casa, colpendo due volte i legni nel primo tempo con Ndoye e cedendo solo al 75’ grazie a una prodezza di Momo Salah, un fuoriclasse capace di trovare la giocata decisiva. Il successo del Liverpool è stato alla fine meritato, ma i rossoblù tornano da Anfield con la consapevolezza di poter competere in questa nuova Champions League.
Il carattere del Bologna e la preparazione di Italiano
L’aspetto più positivo per il Bologna, che deve essere portato a casa da questa trasferta, è la personalità dimostrata sul campo e la solida organizzazione di squadra. Italiano ha preparato la partita nei minimi dettagli, permettendo alla squadra di reagire allo shock del gol iniziale del Liverpool senza mai scomporsi. Il Bologna non si è limitato a subire, ma ha iniziato a giocare a viso aperto, creando occasioni importanti nel primo tempo: oltre ai due pali colpiti da Ndoye, c’è stata una grande parata di Alisson su Dallinga. Il Liverpool, nonostante il vantaggio, non è riuscito a chiudere la partita fino a quando Salah ha ricordato a tutti perché è una leggenda di Anfield.
Nonostante la sconfitta, il Bologna può comunque considerare questa partita come una tappa importante per costruire il resto del suo percorso europeo. Le indicazioni positive non mancano e, con prestazioni di questo tipo, i rossoblù possono affrontare il futuro con ottimismo, consapevoli di non essere solo delle semplici comparse in questa competizione.
Dove potranno arrivare Atalanta, Juventus e Bologna in questa Champions League? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci su Onesportime per ricevere ulteriori aggiornamenti sul mondo del calcio e dello sport!
Andrew Pompili
Immagine di copertina presa dal sito della UEFA
La Juve ha sofferto un po’ l’Atalanta grande ed il Bologna ha mancato essendo x me una delle squadre più deboli nn abituata a grandi squadre cmq speriamo che anche questo anno le italiane si facciano onore
La giornata di ieri si commenta da sola. Italiane in grande spolvero. In particolare la Juventus. Fine tessitrice di un gioco che alla fine ha tramortito l ‘irruenza del Lipsia. Una squadra solida e caparbia. Brava anche l’ Atalanta e onore al Bologna che ha contenuto un Liverpool che aveva già piegato il Milan al quale si può solo augurare di ritrovare quella antica capacità di farsi valere e ammirare in Europa.