La stagione 2023/2024 della Moto GP ci ha regalato sorprese, tensioni e colpi di scena degni di un film d’azione. Tra piloti che hanno brillato, altri che hanno deluso e momenti indimenticabili, il campionato ha saputo tenere gli appassionati incollati agli schermi. C’è chi ha sfiorato il sogno, chi l’ha afferrato con lucidità e chi, invece, si è perso lungo il cammino. Ora è tempo di tirare le somme: ecco i voti ai protagonisti della MotoGP!
PECCO BAGNAIA – UNa leggenda assoluta, MA CON QUALCHE RIMPIANTO
Voto: 10
Bagnaia ha dominato la stagione con uno stile spettacolare e deciso, aggiudicandosi ben 11 gare lunghe e 7 sprint. Il rammarico? Gli errori pesanti commessi nei momenti chiave, che hanno spianato la strada a Martin per la vittoria finale e l’essere stato buttato giù in tre occasioni. Pecco ci ha provato fino all’ultimo, chiudendo il campionato da vero combattente. Resta comunque il pilota con più vittorie della stagione, un primato che non può essere ignorato. Il campione piemontese entra nella storia entrando a far parte dei 5 piloti che hanno vinto 11 gare in una stagione: Valentino Rossi, Giacomo Agostini, Marc Marquez e Mick Doohan
JORGE MARTIN – IL CAMPIONE DELLA LUCIDITÀ
Voto: 10 e lode
Martin non ha brillato per spettacolarità, ma la sua strategia è stata impeccabile. Ha saputo gestire con intelligenza ogni gara, approfittando degli errori altrui e mantenendo la calma nei momenti decisivi. La sua capacità di amministrare il vantaggio gli ha permesso di chiudere il Mondiale senza sbavature, dimostrando che il talento da solo non basta: serve anche la testa.
MARC MARQUEZ – IL FATTORE DECISIVO
Voto: 8
Marquez non ha lottato per il titolo, ma la sua esperienza e il suo talento hanno fatto la differenza in diverse gare. Decisivo nel condizionare i risultati di chi gli stava davanti, ha dimostrato di essere ancora un pilota da temere. La sua classe è innegabile, e quando ha avuto la moto giusta, non ha esitato a mettere in mostra il suo valore.
ENEA BASTIANINI – L’ERRORE CHE PESA
Voto: 6
La stagione di Bastianini è stata segnata da un episodio che ne ha compromesso le ambizioni: un errore fatale in Indonesia che lo ha messo un freno ai suoi sogni di gloria. Nonostante qualche sprazzo di talento, la sua annata è stata deludente rispetto alle aspettative iniziali. Dovrà lavorare sulla consistenza per tornare a essere competitivo ai massimi livelli.
PEDRO ACOSTA – L’ASTRO NASCENTE CHE BRILLA
Voto: 8
Acclamato come la futura stella della MotoGP, Acosta non è riuscito a mantenere le promesse non per colpa sua , bensì per la KTM che non gli ha permesso di combattere con Ducati per tutta la stagione. Il rammarico è stato di non finire in classifica davanti a Binder, pilota KTM ufficiale, che lo ha scalzato dalla 5° posizione proprio ieri a Barcellona. La pressione e le aspettative lo hanno probabilmente condizionato, impedendogli di mostrare tutto il suo potenziale. Per il giovane spagnolo c’è ancora tempo, ma servirà un cambio di passo per lasciare il segno nel prossimo futuro.
BEZZECCHI – L’ILLUSIONE DELLA COSTANZA
Voto: 7.5
Il Bez ha offerto sprazzi di grande talento e ha saputo infiammare gli appassionati. Tuttavia, la sua mancanza di continuità lo ha reso più un’illusione che una certezza nella lotta per il titolo. Ha faticato molto con la GP 23 anche rispetto al suo compagno Fabio Di Giannantonio. L’anno prossimo in Aprilia sarà un nuovo test per Bezzecchi sperando di avere una moto che possa competere con Ducati fino alla fine.
FABIO QUARTARARO (YAMAHA) – L’EROE SOLITARIO
Voto: 8
Il pilota francese ha fatto miracoli su una Yamaha leggermente migliorata, ma ancora molto inferiore alle Ducati. Combattente fino all’ultima curva, ha tenuto alta la bandiera dei “vecchi” rivali. L’anno prossimo speriamo di ritrovare Fabio dove merita di essere a lottare per il Mondiale, con una Yamaha al vertice
Le pagelle ai Team della Moto GP 2023/2024
Ducati Lenovo Team – Voto: 10
Macchina perfetta: Una stagione di dominio totale, con una moto che sembra venire da un altro pianeta e piloti impeccabili. Imbattibili.
Pramac Racing – Voto: 10 e lode
L’incubo dei factory: Martín e Morbidelli hanno trasformato il team satellite in un vero rivale per i team ufficiali. Una gioia per gli appassionati. La lode è per aver vinto il Mondiale con Martin. Morbidelli ha fatto bene ed è cresciuto molto nel corso della stagione dimostrando la competitività della moto e del pilota
Yamaha Factory Racing – Voto: 6.5
Rinascita parziale: La Yamaha ha finalmente fatto un passo avanti, ma non abbastanza per lottare costantemente per la vittoria. Quartararo ha tenuto tutto in piedi.
KTM Factory Racing – Voto: 7.5
Leoni da gara: Sempre pronti a lottare, soprattutto grazie a Binder e Acosta. La KTM continua a sorprendere, ma manca ancora qualcosa per il titolo.
Aprilia Racing – Voto: 7
Sempre lì: L’Aprilia è ormai una presenza costante ai piani alti, ma manca il colpo di reni per competere con le Ducati.
VR46 Racing Team – Voto: 7.5
I giovani rampanti: Con Bezzecchi e Di Giannantonio, il team di Valentino Rossi si è confermato competitivo, dimostrando che il futuro è roseo.
Repsol Honda – Voto: 5
Disastro storico: Nonostante qualche sprazzo di Nakagami e Mir, la Honda continua a navigare nel buio. Serve una rivoluzione totale.
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Andrew Pompili
Immagine di copertina presa dal sito aMotomio
Sicuramente c’è ne sono molti bravi chi x poco nn ha raggiunto il sogno chi a creato vari cose ma cmq rimane sempre un mondiale con molte incognite . Comunque diciamo che bene o male sn stati tutti all’ altezza del compiti
Cosa dire ….. è andata come non doveva andare Pecco doveva stravincere se faceva un po’ più di attenzione comunque bene così anche Martin è un gran talento e come si usa dire …. un po’ per uno non fa male a nessuno!!! Anno scorso doveva vincere Martin e si è fatto buggerare per la troppa foga quest’anno ha imparato la lezione.
Nel 2025 ci sarà da divertirci con tutti questi cambi di moto!!! Mi dispiace per Quartararo …. così non può competere.
Comunque in Honda penso che l’unico che si è salvato è Zarco!
Avanti tutta e forza Ducati!!!